dima
  • La luce naturale delle stelle, 2010, Planetario Hoepli, Milano

    Se le stelle, anziché brillare continuamente sopra le nostre teste, fossero visibili solo da un particolare luogo del pianeta, tutti vorrebbero andarci per assistere allo spettacolo. Seneca Data la nostra istintiva tendenza al riconoscimento di strutture, cioè a vedere immagini famigliari anche dove non ci sono affatto, in tutte le epoche gli uomini hanno visto tra le stelle quello che volevano. Nella realtà astronomica le costellazioni non esistono: sono il risultato di un equivoco prospettico che porta a considerare come facenti parte di uno stesso gruppo stellare corpi celesti che nella realtà sono distanti anniluce gli uni dagli altri, ma che casualmente brillano nella stessa zona di cielo. M. Hack, Notte di stelle, 2010 L'inquinamento luminoso è una delle peculiarità delle metropoli moderne. Milano nasconde a chi la abita gli astri del cielo notturno. Ricreare l'opportunità di vedere le stelle è lo scopo del progetto. Nei giardini di Porta Venezia è collocato il Planetario, costruito dall'architetto Portaluppi nel 1930. Da 80 anni all'interno dell'edificio si svolge lo studio e la divulgazione dell'astronomia. La luce naturale delle stelle, allestita sulla cupola esterna, ricreerà le costellazioni presenti nel cielo di Milano la notte dell'Equinozio di primavera e permetterà di udire il sound stellare realizzato dall'artista olandese Maarten Punselie. I miei lavori hanno richiesto spesso la collaborazione e l'interazione con diverse professionalità per approfondire l'oggetto di una ricerca che le riguarda direttamente. L'istallazione La luce naturale delle stelle, allestimento site specific realizzato per la cupola del planetario Hoepli di Milano, ad esempio, vuole essere una occasione per coinvolgere e contemporaneamente offrire uno strumento per conoscere meglio il tessuto sociale facendo divenire i cittadini i primi destinatari dell'opera stessa. Utilizza un centinaio di led di diversa intensità luminosa e una composizione di frequenze sonore che ricreano le costellazioni esistenti sopra il cielo di Milano durante l'equinozio di primavera. Il progetto si sviluppa dall'interazione con la comunità scientifica dell'Istituto Astronomico, da quella con il sound artist Maarten Punselie e dall'analisi della ricerca urbanistica e architettonica dell'edificio del Planetario nell'ottantesimo anniversario della sua apertura come struttura pubblica. È mantenuto il rigore scientifico così come il coinvolgimento e la fruizione del pubblico e favorisce la riscoperta di uno spazio nato per questo scopo. La luce naturale delle stelle, led e sound, 2010, Planetario Hoepli, Milano.