dima
  • To Identity, 2015, Casa dell’Architettura, Roma

    • To Identity mostra di Barbara De Ponti a cura di Antonio Luigi Stella Richter e convegno Processo come strumento di Progetto. intervengono Pio Baldi, Matilde Marzotto Caotorta, Ermanno Cristini, Alfonso Giancotti, Claudio Greco, Flavio Scutti.
    • Il progetto dedicato all'Acquario Romano nasce con una natura specificatamente archivistica. L’artista si interroga sulla storia dell'attuale Casa dell'Architettura di Roma, la sua origine come acquario e le complesse vicissitudini che hanno portato l'imprenditore comasco Pietro Carganico a chiedere al Comune di Roma la possibilità di edificare uno spazio pubblico, dedicato alle culture ittiche e al commercio del pesce e su come questo progetto utopico e positivista sia fallito, poi abbandonato e infine riconvertito. La mostra To Identity utilizza il processo artistico allo stesso tempo come medium e corpus dell'opera. L'artista lavora con il materiale documentario recuperato, ma anche attraverso una serie di letture, azioni performative e percorsi di documentazione fotografica all'interno degli spazi dell'architettura in oggetto mettendo in luce il costante bisogno di interrogarsi sul senso dei luoghi, attraverso la descrizione, l'esperienza o la ricostruzione da un punto di vista estremamente chiaro: “In tutti i miei lavori parto dalla definizione di uno spazio architettonico per indagarne il rapporto col tessuto sociale e l’ambiente culturale quindi con realtà contemporanee che sono il frutto anche di tradizione e passato. Scelgo di lavorare su un progetto solo quando può divenire funzione della comunità, individuata come tale dal progetto stesso. Per questo indago lo spazio urbano come luogo dell’esperienza, delineato grazie all'azione che vi si svolge. Nella mia ricerca appare quindi chiaro che la tradizione e il passato sono una chiave per leggere il presente”. all'interno di monitor P sono allestite Matrice_Carganico, 2014, lastra di rame fotoincisa con il testo della prima lettera del Carganico al Comune di Roma; Generativo_Planetario, 2010, foglio acetato con proiezione della mappa delle stelle ricostruite sulla cupola esterna del planetario Hoepli di Milano; audio della performance Mantero_Op. cit. 2011, ritratto dell’architetto Enrico Mantero attraverso le citazioni letterarie, musicali e poetiche suggerite dall’architetto ai propri studenti del Politecnico di Milano. Il libro Isolario. Appunti geografici sull'opera di Barbara De Ponti, edito Postmediabooks, è il frutto di un lavoro di ricerca a lungo termine condotto da Barbara De Ponti e curato da Alessandro Castiglioni con il contributo di Matilde Marzotto Caotorta, Elio Franzini ed Ermanno Cristini, in cui si racconta il processo di realizzazione di queste opere che partono dalla ricerca d’archivio.
    • al piano terra si trovano Elliptical Plan 1, 2015, acrilico e piegature su carta da spolvero, 90 x 100 cm Elliptical Plan 2, 2015, acrilico e piegature su carta da spolvero, 90 x 100 cm Elliptical Plan 3, 2015, acrilico e piegature su carta da spolvero, 90 x 100 cm studio della pianta dell'ex acquario romano inaugurato nel 1887 su progetto di Ettore Bernich.
    • Carganico Project, 2015, sound dell’artista Flavio Scutti presente il giorno dell’inaugurazione il tappeto sonoro è realizzato avvalendosi della registrazione della performance Route to Identity del 2011, dei rumori dell’ex acquario romano e di istituti equivalenti.
    • To Identity Plan, 2015, fogli A2 guida alla mostra allestita negli spazi dell’ex acquario romano, Casa dell’Architettura, sede dell'Ordine degli Architetti della provincia di Roma e del Lazio
    • To Identity, 2015, intervento permanente, site specific. Riproduzione grafica della decorazione originaria del pavimento musivo della sala centrale dell’ex acquario romano.
    • Video time-lapse della realizzazione dell’opera To Identity.
    • Are There Geographies? 19 novembre 2014, convegno Triennale di Milano a cura di Alessandro Castiglioni Riprese e montaggio_Riccardo Andriolo, Antonio Romano, Mattia Terribile. Audio in presa diretta_Diego Longoni. Assistente_Andrea Ondetti
    • Stones box 1, 2015, 21 x 29,7 x 15 cm, plexiglas Stone box 2, 2015, 21 x 29,7 x 15 cm, plexiglas Stones box 3, 2015, 21 x 29,7 x 15 cm, plexiglas teche contenenti tessere musive del pavimento originale dell'ex acquario romano. Come prelevate da un archivio geologico danno informazioni sulla tipologia dei materiali litici utilizzati. al primo piano sono allestite Route to Identity, 2011, stampa su carta, 30 x 20 cm le tre fotografie documentano la performance realizzata negli spazi dell'acquario nel 2011. Documentano il rapporto tra Pietro Carganico e il Comune di Roma che gli affida l'incarico di costruire l'Acquario municipale. La sera dell’inaugurazione il performer Pino Calabrese legge la prima lettera che il piscicultore comasco invia alle istituzioni.
    • Moltrasio, 2015, lastra di Calcare di Moltrasio incisa. 65 x 35 cm . lastra commemorativa dedicata a Pietro Carganico, realizzata con materiale originario dei monti comaschi (luogo di origine del Carganico). L’opera è realizzata sulla base dello studio condotto sui documenti presenti nell’Emeroteca Nazionale. Il quotidiano Cronaca Cittadina del 28 - 29 maggio 1887 testimonia la posa di una lapide, oggi non più esistente, nel giorno dell'inaugurazione: "In ordine alla lapide che si è stabilito di apporre nella sala grande dell'Acquario e che doveva ricordare come l'Acquario stesso fosse stato fondato dalla ditta dott. Carganico, ci si assicura che la lapide fu posta, e infatti lo era fin dal giorno in cui la stampa fu invitata a visitare lo stabilimento".