PRIÈRE DE TOUCHER_4

sabato 3 ottobre 2015 – ore 15,00
N 44°35’57.6″  E 8°18’07.9” Frazione Vengore – Roccaverano (Asti)

UMBERTO CAVENAGO, ALCOVA D’ACCIAIO
Giulia Brivio, Alessandro Castiglioni, Ermanno Cristini, Barbara De Ponti

Prière de Toucher è un “dispositivo” costruito attraverso gli scambi di idee con Giulia Brivio e grazie al lavoro di tutti gli artisti che fino ad ora vi hanno partecipato, consentendogli di “prendere corpo”.
Sì, perché Prière de Toucher ha a che fare con il corpo e, saccheggiando il titolo del noto lavoro di Marcel Duchamp, rimanda inevitabilmente al mostrare. In breve Prière de Toucher si interroga sui confini del corpo e sulla natura dell’esibizione, e, forse, è una modalità del mostrare nonostante si preoccupi solo di nascondere.

Prière de toucher è un ciclo di mostre, ognuna con una propria caratteristica; in questa quarta tappa la mia preoccupazione è indicare, per nascondere, e l’occasione è offerta dal nuovo lavoro di Umberto Cavenago, L’alcòva d’acciaio, realizzata per essere nascosta in un piccolo bosco delle Langhe. Non solo L’alcòva è dissimulata nel bosco ma il bosco è ripiantumato, quindi sulla prospettiva essa è destinata a essere sempre più nascosta. Difficile da trovare, in barba alla sua elefantiasi: ci vuole la mappa.
Dunque questa mostra apre due questioni: una prima riguarda una evidenza che si offre celandosi mentre una seconda riguarda l’indicare come modalità del nascondimento.
In relazione a questo secondo aspetto si sviluppano il contributo di riflessione di Alessandro Castiglioni e la mappa temporale di Barbara De Ponti che per l’occasione trova collocazione dentro L’Alcova.

“Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto”, annotava Italo Calvino; dietro a tutto aleggia una domanda: si può toccare ciò che non si vede? E, nascondere è forse l’essenza del mostrare?
In tempi in cui non c’è realtà fuori dall’“exhibire”, l’interrogativo assume un senso particolare.

Ermanno Cristini